Alcune considerazioni antropologiche
Secondo una teoria autorevole, il tentativo di penetrare con una punta un anello o un foro, attività attorno a cui ruotano molti tornei equestri come quello della Jaletta, sembrerebbe esprimere qualcosa di un senso recondito. Questa qualcosa nel nostro caso sembra essere non altro che la convolazione nuziale ed in particolare l’atto vitale della fecondazione, in altre parole l’incontro maschio-femmina in ordine alla procreazione: una delle maniere a disposizione delle classi o ceti sociali subalterni con cui poter esternare il proprio vigore e la propria vitalità.Tuttavia, al di là di ogni significato intrinseco della Giostra, il suo connotato principale è stato da sempre l’aspetto goliardico che la permea e che si riflette persino su quello che era il regolamento originale. In passato, infatti, si correva su degli asini o muli, a cui veniva assegnato un nomignolo, appositamente addobbati per l’evento. Inoltre, per quanto riguarda i premi consegnati ad ogni jaletta centrata, è tutto rimesso alla disponibilità dei commercianti che decidono di elargire i propri doni: alimenti tipici, indumenti intimi, giocattoli e quant’altro. Doni simbolici, ovviamente, che tengono molto alto lo spirito goliardico della manifestazione, che, come già specificato in precedenza, viene commentata in dialetto dall’annunciatore e vede la partecipazione di diversi personaggi locali nella realizzazione di scenette comiche per intrattenere il pubblico.