Il gioco
La Giostra della Jaletta (“U jòc da Jalètt” in dialetto sammarchese) è un torneo equestre, che ruota attorno ad una tinozza di legno a doghe con al di sotto una fessura ad anello: la jaletta appunto. A San Marco la Catola il 20 agosto di ogni anno, il giorno dopo la festa patronale di San Liberato Martire, sotto le mura del castello del Duca Pignatelli si svolge tale antico gioco cavalleresco - forse l’unico del genere nell’intera regione Puglia.
Per l’occasione si affrontano 4 cavalieri per ogni rione (per un totale di 7 rioni che comprendono: Vall Saccon, Via Nov d Sott, Stanca Cavall, U Giardin, Sant Lorenz, Port’ammont e Port’abbasc) nel tentativo di infilare la verga (in dialetto sammarchese “a vérja”) nella fessura posta sotto la jaletta, che, riempita d’acqua, è appesa ad una fune tra due balconi. Ogni volta che un cavaliere, nel tentativo di infilare la verga nella Jaletta, si rovescia addosso il secchio pieno d’acqua, si scatena l’ilarità del pubblico e delle tifoserie; quando invece riesce nell’impresa, riceve dei premi ed un punteggio a seconda dell’andatura del cavallo: 5 punti per il galoppo, 3 punti per il trotto e 1 punto per il passo. Va da sé che più veloce è l’andatura e minore è il rischio di bagnarsi. Il punteggio viene assegnato da una giuria tecnica composta da un numero variabile di componenti. Alla fine della Giostra risulterà vincitore il rione che avrà totalizzato il maggior numero di punti. Un annunciatore dirige le movenze della gara e le commenta in dialetto, appellando i cavalieri con i loro soprannomi e prendendo in giro quelli più maldestri. Il torneo si svolge nel pomeriggio; ma già dalla mattina il paese si anima con una sfilata di tutte le squadre a cavallo. Le squadre, oltre ai 4 cavalieri, sono composte anche da un capo-squadra, che ha il compito di rappresentare la squadra presso la giuria, e una damigella in rappresentanza del rione.