Le sue origini
Le origini della Giostra della Jaletta appaiono di difficile collocazione temporale, anche se secondo la tradizione risalirebbe addirittura all’età tardo medievale, quando, a detta di molti, veniva organizzata dalla popolazione del posto per intrattenere il feudatario locale. Tale considerazione, però, anche se inverosimile, non appare del tutto infondata. Infatti, la maggior parte dei tornei equestri di tipo storico-rievocativo, che condividono con la Giostra della Jaletta numerose caratteristiche, traggono le proprie origini nel periodo medievale. Si pensi, ad esempio, alla Giostra della Sartiglia di Oristano, che recupera gli elementi caratteristici della giostra dell’anello, appresa dai Crociati in Terrasanta dai nemici Saraceni e diffusa in tutta Europa nel XI secolo; si pensi, altresì, alla “Corsa dell’anello” di Narni, alla “Corsa all’anello” di Velletri, alla “Giostra del saracino” di Arezzo, alla “Giostra della Quintana” di Foligno. Tutti questi tornei equestri, che consistono, nel riuscire a penetrare con un’asta un anello o una stella forata o comunque un orifizio, cominciano a manifestarsi proprio nel Medio Evo: tale circostanza porta a ritenere, pertanto, che anche la Giostra della Jaletta affondi le proprie radici nel medesimo periodo storico; con ciò, però, non si vuole intendere che abbia avuto necessariamente origine durante l’epoca medievale. A riprova di quanto appena affermato vale la pena riportare ciò che viene tramandato dalla tradizione orale, secondo cui un tempo (forse ancora due secoli fa), al posto della Giostra della Jaletta, a S. Marco la Catola si usava fare la Giostra del Saraceno: un fantoccio mobile, ruotante attorno ad un’asticella, con un braccio disteso e pronto a percuotere il cavaliere, nel caso in cui quest’ultimo, invece di infilare l’asta nell’anello appeso nell’altra mano del “saracino”, avesse per sbaglio colpito il busto di quest’ultimo. Col passar del tempo al posto del “saracino” si è pensato di appendere una grossa secchia recante fissa sul fondo un foro a forma di anello. Tutto ciò a dimostrazione di come la Giostra della Jaletta rappresenti l’evoluzione di tradizioni più antiche: in questo senso, infatti, si è voluto sottolineare la circostanza per cui la tradizione più che aver origine nel Medio Evo, sembra affondare le proprie radici in tale periodo storico.